Di alpeggi a solatio i monti sono pieni in lungo ed in largo, ma gli alpeggi della Valle del Drogo hanno qualcosa di particolare, il sole (già menzionato), i villeggianti o pastori cordiali ed ospitali e l’acqua, tanta ma tanta acqua.
Tutto questo va guadagnato con la ripida salita iniziale, che fa sudar 7 camicie e fa grondare la fronte dagli escursionisti in ripresa dopo le prime blande camminate dopo il Lock Down, ma così è e tra una pausa e l’altra per asciugarsi il sudore ed il solito pistolotto culturale sull’acervo raggiungiamo con non poca fatica il Lago grande, nostra meta per la meritata pausa.
Non finisce qui il lago è solo nella prima parte del giro, e la giornata è ancora tutta da guadagnare e da sudare, la guida innesta la modalità discesa e raggiungiamo il primo e ultimo guado prima dell’alpe Lendine, di acqua c’è ne tanta, e lo si vede dall’abbondanza di fontanelle lungo il percorso, cosa gradita, ma per il gruppo è meglio la birra al bar della merenda.
Avevo già fatto questo giro nel 2014, ma affrontato con passo da doppio-e-pista, non mi ero accorto di molti dettagli, dalla bellezza del lariceto, i torrenti, le fioriture ed i panorami che qui si sprecano.
Meglio rallentare e godersi la giornata in ottima compagnia, come sempre lo è del resto