Il Monte Rosa è composto da numerose cime, molte delle quali superano i 4000m
Noi andremo sulla Punta Gnifetti, che supera di poco i 4500, sulla cui cima c’è lo storico rifugio Capanna Margherita, dedicato alla regina che arrivò fin quassù in tempi a dir poco eroici
Ecco qui una delle più famose salite su ghiacciaio dell’intero arco alpino: la Punta Gnifetti.
Magari non ti dice nulla… e se la chiamassimo Capanna Margherita?
Sicuramente con questo nome è ben più nota la salita ad una delle cime più importanti dell’intero gruppo del Rosa: i 4559 metri della Punta Gnifetti, sulla cui cima sorge la capanna più famosa d’Europa.
Per salirci occorre fare una bella sgroppata di oltre 1000m di dislivello che, anche se tecnicamente facile, ci metterà a dura prova.
Nella due giorni prevista per la salita, dopo aver raggiunto il rifugio Mantova o il rifugio Gnifetti dove pernotteremo, ci toccherà una sveglia antidiluviana e, infilati imbrago e ramponi, ci legheremo per benino ed iniziare così iniziare la lunga, ma entusiasmante marcia, che ci porterà abbastanza tranquillamente prima al colle del Lys e da qui, per più ripida salita, alla Capanna Margherita.
E’ un posto fantastico, con una storia altrettanto fantastica, dove panorami e regine si incroceranno per la nostra più viva libidine montanara.
Ma attenzione, non è una salita per tutti: la nostra resistenza fisica si scontrerà con i problemi di quota.
E’ richiesto un buon allenamento per camminare per 7-8 ore giornaliere.
La salita potrebbe presentare problemi riguardanti la quota elevata, preferibile un minimo di acclimatamento nel periodo appena precedente escursione.