Gran Paradiso: il gigante tutto italiano tra natura e alpinismo

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In Questo Articolo: Gran Paradiso, la sua altezza, dove si trova, le vie Alpinistiche per raggiungere la cima, i rifugi, altri itinerari del Parco.

Quando si parla di “quattromila” delle Alpi, spesso si pensa al Monte Bianco, al Cervino o al Monte Rosa, montagne spettacolari ma condivise con i Paesi vicini. Il Gran Paradiso, invece, è speciale: con i suoi 4.061 metri, è l’unico “quattromila” interamente in territorio italiano. Una montagna maestosa, incastonata tra Piemonte e Valle d’Aosta, che non è solo una meta ambita dagli alpinisti, ma anche il cuore pulsante di uno dei parchi naturali più belli d’Europa.

Trekking Laghi del Nivolet
Gran Paradiso, la sua altezza, dove si trova, le vie Alpinistiche per raggiungere la cima, i rifugi, altri itinerari del Parco.
Un po’ di geografia: dov’è il Gran Paradiso?

Il Gran Paradiso si trova nelle Alpi Graie, tra la Valle di Cogne, la Valsavarenche e la Val di Rhêmes in Valle d’Aosta, e la Val Soana e la Val Orco in Piemonte. È un massiccio imponente, ma rispetto ad altri giganti alpini ha una forma più dolce, meno severa. Questo lo rende una delle mete più accessibili per chi vuole conquistare il suo primo quattromila, pur restando una sfida da non sottovalutare.

Dalla caccia alla conservazione: la storia del Gran Paradiso

Curiosamente, il destino del Gran Paradiso è stato segnato dalla caccia. Nell’800, il re Vittorio Emanuele II lo dichiarò Riserva reale di caccia, salvando di fatto lo stambecco dall’estinzione (animale simbolo della zona). Nel 1922, suo nipote Vittorio Emanuele III trasformò questa riserva nel Parco Nazionale Gran Paradiso, il primo parco nazionale italiano. Oggi, il parco copre circa 70.000 ettari e ospita una biodiversità straordinaria, con camosci, aquile reali, marmotte e, ovviamente, gli stambecchi che ancora popolano le sue valli.

Gran Paradiso, la sua altezza, dove si trova, le vie Alpinistiche per raggiungere la cima, i rifugi, altri itinerari del Parco.
Alpinismo: salire sul Gran Paradiso

Nonostante la sua altezza, il Gran Paradiso è considerato uno dei quattromila più “facili” da scalare. Ma attenzione: “facile” non significa semplice! La via normale parte dalla Valsavarenche, con un dislivello di circa 2.100 metri dalla base fino alla vetta. L’itinerario classico prevede una sosta al Rifugio Vittorio Emanuele II (2.732 m) o al Rifugio Chabod (2.750 m), da cui si affronta la salita finale tra ghiacciai e creste rocciose.

Il tratto finale è il più emozionante: una cresta aerea conduce alla famosa Madonnina della vetta, un’icona per gli alpinisti che raggiungono la cima. Da lassù, il panorama è spettacolare: Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa e Gran Combin dominano l’orizzonte, regalando una vista impareggiabile.

Non solo alpinismo: trekking ed escursioni nel Parco Nazionale

Se l’alpinismo non fa per te, non preoccuparti: il Gran Paradiso offre anche alcuni dei trekking più belli d’Italia. Tra i percorsi imperdibili ci sono:

  • Il giro del Nivolet: tra i laghi alpini e i panorami mozzafiato del Colle del Nivolet.
  • Il Rifugio Chivasso e il Colle del Lauson: per una vista spettacolare sulle vette circostanti.
  • La Valnontey: con i suoi paesaggi selvaggi e la possibilità di avvistare stambecchi e camosci.

In ogni stagione, il Parco Nazionale Gran Paradiso offre un’esperienza unica: dai colori caldi dell’autunno ai paesaggi innevati dell’inverno, fino alla fioritura primaverile che trasforma i prati in tappeti colorati.

Perché il Gran Paradiso è speciale?

Oltre a essere l’unico quattromila interamente italiano, il Gran Paradiso è una montagna che racchiude natura, storia e alpinismo in un equilibrio perfetto. È una vetta che sa essere accogliente per chi si avvicina all’alta quota, ma che sa anche mettere alla prova gli escursionisti più esperti.

Se ami la montagna, prima o poi dovresti metterlo nella tua lista. Che sia per conquistare la sua vetta o per esplorare i suoi sentieri, il Gran Paradiso non delude mai.

About the author

Guida escursionistica, Accompagnatore Media Montagna, Tecnico Nazionale CONI di Cicloturismo.
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