Un giro avvincente nelle Orobie: dal rifugio Gherardi, alla fantastica cresta che unisce l’Aralalta al meno famoso Pizzo Baciamorti (chissà perché).
Da qui l’occhio spazierà tra i fantastici panorami dal Resegone al Pizzo dei Tre Signori, dal Disgrazia al Pizzo Arera.
Ci sono alcune cime che hanno proprio la funzione di “balcone” e non sono necessariamente le vette più elevate, ma sono piuttosto quelle più isolate, che spiccano dall’ambiente montano. Da qui è possibile spaziare con lo sguardo e improvvisarsi “geografi” per il riconoscimento di vette e valli.
L’Aralalta è uno di questi balconi.
Il percorso per raggiungere questa cima è spettacolare sia d’estate che d’inverno.
Partiremo dalla bella frazione di Piazzo e da qui, per boschi e facile sentiero, raggiungeremo prima il rifugio Gherardi e poi l’ormai chiuso rifugio Cesare Battisti.
La salita alla bocchetta del Regadur passerà tra boschi di pino mugo e larici e già dalla bocchetta sarà riconoscibile la nostra meta, che raggiungeremo per un sentiero prima in costa e poi su larga cresta erbosa.
… e da quassù… inizia lo spettacolo!!!
Escursione tecnicamente facile, con dislivello da non uccidersi, ma che richiede un discreto allenamento e tanta soddisfazione per chi ama i panorami.